Viviamo un periodo difficile e assolutamente nuovo, siamo di fronte ad un’emergenza sanitaria unica di fronte alla quale si stanno adottando iniziative che solo il senno del poi ci dira’ se efficaci o meno, utili o superflue.
La Pallacanestro Dinamo e’ una associazione che opera nel campo del cosiddetto “sport di base”, pur avendo tesserati “agonisti” (le ragazze e i ragazzi che giocano nei campionati di Promozione e Serie C) e’ indubbio che il nostro ambito di riferimento non e’ (almeno per il momento…) quello dello sport di vertice, inteso come quello professionistico, di alta prestazione e/o olimpico, bensi’ quello della “semplice” formazione sportiva (in primis con il minibasket) e piu’ in generale dell’educazione all’adozione di sani e corretti stili di vita.
Nel Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 4 Marzo scorso sembrebbe esserci una distinzione (anche se non in modo netto e chiarissimo), tra le misure da adottare per “atleti agonisti” (non meglio specificati) e per chi fa “sport di base”; per entrambi sono sospese le competizioni (campionati e tornei) e per entrambi sono consentiti gli allenamenti, ma mentre per i primi sono previsti dei controlli da effettuare a carico del personale medico delle societa’ sportive, per i secondi vige “solo” l’obbligo del rispetto della distanza di un metro nelle relazioni interpersonali.
D’altro canto e’ ovvio che per una associazione come la nostra sarebbe improponibile poter effettuare controlli medici con proprio personale medico per ogni seduta di allenamento.
Il CONI Lazio non ha finora dato indicazioni di sospensione degli allenamenti, e anche la Federazione Italiana Pallacanestro ha lasciato alle singole società la facoltà di svolgimento delle attività interne quali allenamenti e formazione.
Premesso tutto cio’, e detto anche che per noi sarebbe molto piu’ facile e comodo chiudere le porte fino a nuove comunicazioni da parte degli enti preposti, crediamo pero’ che a questo punto sia piu’ corretto che siano i singoli atleti, le loro famiglie, i genitori, a dover valutare i “rischi/benefici” circa l’opportunita’ di continuare o meno gli allenamenti, sempre nel rispetto dei principi di massima cautela e liberta’ che ognuno di noi e’ tenuto ad osservare; la Dinamo comunque c’e’ e vi aspetta, adesso, dopo, sempre.